Agenpress. Recinti di pochi metri in cui decine di cetacei sono tenuti prigionieri, prima di essere venduti all’industria dei parchi acquatici o agli acquari, probabilmente in Cina. La scoperta è stata fatta da Greenpeace in Russia e ha costretto il Cremlino a prendere provvedimenti.
Quattro società sono state denunciate per aver rapito e detenuto un centinaio di animali, soprattutto orche e beluga, alcune con piccoli appena nati.
“E’ una situazione completamente innaturale e potrebbe provocare un degrado psicologico e fisico dei cetacei, come succede agli animali tenuti in gabbia” – spiega Aleksandr Agafonov, ricercatore dell’istituto di Oceanografia dell’Accademia russa delle Scienze.
“I cetacei vanno liberati immediatamente – ha detto Dmitry Kobylkin, ministro russo dell’Ambiente. La Guardia costiera ha confermato che i mammiferi verranno salvati, compatibilmente con i tempi dell’indagine in corso.
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