Agenpress – La caccia alla volpe in tana è una pratica terribile. Cani appositamente addestrati entrano nella tana di una volpe e, incitati ed istigati dal cacciatore, ingaggiano un combattimento con chiunque la occupi.
Ci sono già delle leggi che proibiscono il maltrattamento e il combattimento fra animali , ma la caccia in tana ancora non è vietata.
Chi dirige questo tipo di caccia è conscio che il cane e l’animale braccato dovranno affrontare lotte furiose: incita i cani consapevole che andranno incontro a una serie di ferite, anche gravi, dovute alla lotta ingaggiata.
L’uccisione della volpe, nella maggior parte dei casi, non avviene solo successivamente all’uscita dalla tana, con un colpo di fucile sparato dal cacciatore, ma in un modo ingiustamente crudele: con un combattimento fra animali. Una pratica inaccettabile.
LAC e Rifugio Miletta hanno aperto una petizione per chiedere al Legislatore di fermare questo maltrattamento e uccisione cruenta ancora legalizzata. La caccia in tana va fermata subito!
http://www.abolizionecaccia.it/stop-caccia-in-tana/
“Firmate la petizione per dare voce alla Fauna Selvatica che è patrimonio di tutti. Con questa petizione l’opinione pubblica ha un ruolo importante per chiedere ai politici ciò che in Italia ancora manca: il dovuto rispetto e una vera difesa in suo favore”. dice Graziella Zavalloni, presidente LAC.
“La caccia è uno dei tanti modi con cui l’essere umano toglie libertà agli animali, che sono su questo pianeta non per essere al servizio dell’uomo, ma per vivere la loro vita in pace. Nessuno ci da il diritto di togliere delle vite! La caccia in tana, in particolare, dimostra ancora di più l’arroganza umana, togliendo il diritto all’animale cacciato di salvarsi almeno in ‘casa sua’ e impedendogli di difendere i suoi cuccioli. Crudeltà allo stato puro. Non siamo più all’età della pietra, è il momento di evolversi! Per questo sostengo Lac e Rifugio Miletta in questa lotta contro la caccia.” aggiunge Alice Olivari, cantante e testimonial Lac.