Agenpress – Sappiamo tutti che da circa 50 anni il lupo è un animale protetto e inserito, in qualità di specie “vulnerabile”, nella Lista Rossa redatta dall’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN). Dopo secoli di persecuzione, portato quasi all’estinzione (100 lupi in Italia), ora non si può catturare, uccidere, disturbare, detenere, trasportare scambiare e commercializzare (Direttiva Habitat).

Ma, in un Paese dove le leggi sono alternative e la corruzione incontrollabile, succede che 300 lupi ogni anno muoiono per mano dell’uomo. Ma è solo la punta dell’iceberg.

Legambiente, il 28/12/2015, dichiarava: “I lupi sono tornati a vivere nei nostri territori, ma continuano ad essere vittime dell’uomo e bersaglio di gravi atti di bracconaggio. Nel triennio 2013-15 in Italia sono stati trovati morti per cause non naturali ben 115 lupi, più del 40% dei quali ucciso con armi da fuoco (24,3%), avvelenato (10,5%) o torturato con i lacci (6 %). Il restante 45,6% dei decessi è per investimento stradale, una causa comunque imputabile alle attività dell’uomo, il 13,2 per motivi incerti e meno dell’1% per aggressione da parte di altri canidi; una vera e propria persecuzione”.

Alcuni, ma solo alcuni, esempi recenti:

  • 2016 – messaggi scritti sul corpo di lupi impiccati in Maremma
  • 2016 – lupo ucciso e spudoratamente esibito a Roccalbegna
  • 2017 – lupo decapitato a Pitigliano
  • 2017 – lupo ucciso, scuoiato e appeso a un cartello stradale a Suvereto
  • 2017 – due lupi impiccati ai cartelli stradali a Radicofani
  • 2017 – cinque cuccioli di lupo trovati morti contemporaneamente nell’Aquilano
  • 2017 – lupo ucciso da bocconi avvelanti  nella Marsica
  • 2017 – lupo impiccato trovato con tanto di cartello ammonitore nel Reatino
  • 2017 – lupo uciso con bocconi avvelenati bel Bolognese

Il lupo è  un animale al vertice della catena alimentare, che può riorganizzare la capacità portante dell’ambiente corrotto da decenni di caccia selvaggia, dal bracconggio impunito, dall’introduzione di animali alloctoni e ibridazioni (cinghiale/maiale, lupo/cane), dall’avvelenamento di acqua e terra con il piombo delle cartucce (il peggiore dei veleni secondo l’OMS e da eliminare entro il 2017 dalle  munizione come previsto dalla conferenza di Quito).

Oltre alla distruzione dell’ecosistema e alla persecuzione degli animali di ogni specie (deroghe, norme illegali condannate dalla Corte di Cassazione, veleni, trappole….), ipocritamente chiamata difesa della biodiversità, degli allevamenti e delle coltivazioni…..si dimentica che l’uso delle armi sul territorio comporta ogni anno oltre cento vittime umane chiamate ipocritamente effetti collaterali anzichè delitti venatori (per analogia con quelli stradali). Di questi delitti non se ne parla, passano velocemente nel dimenticatoio come, appunto, marginalità inconsistente di un’attività “sportiva”, meglio guerraiola, che espone la corona di santità sulla canna del fucile.

Per premiare questi gesti di alta civiltà il Ministro dell’Ambiente ha predisposto un Piano di Conservazione del lupo che ai 300 atti di bracconaggio annuali se ne aggiungerebbero altri 60 di stato, ovvero legali, legalizzati, autorizzati, dovuti e, quindi, santificati. La legge del taglione è sempre in auge.

La Toscana in testa tra le regioni, con le strategie indefesse del suo fotogenico assessore, non contenta di massacrare ogni anno 100.000 cinghiali, 100.000 colombi, migliaia di cervi, caprioli, mufloni, daini, volpi e tante altre specie, ora intende, con tutto il cuore votato alla violenza, uccidere anche i lupi. Ovvero eliminare dalla faccia della sua terra prede e predatori, ogni essere vivente che non sia l’umano.

Infatti, al richiamo dei VIP e dei collaboratori dei VIP dell’Argentario, l’assessore ha dislocato trappole per catturare, dice, gli ibridi che si sono affacciati sulla spiaggia della Feniglia dove senza pudore, intendono fare il bagno e prendere il sole.

I VIP potranno stare tranquilli, nessun lupo rovinerà i loro sonni, anche se lo stesso Luigi Boitani massimo esperto dei lupi ed estensore del Piano di Conservazione, racconta che da 350 anni (ovvero da quando si tengono i conti) i lupi non attaccano l’uomo.
La dimostrazione ce l’ha data anche Francesco Petretti biologo che, seguendo le orme dei lupi, è entrato nella macchia della Feniglia, si è tranquillamente seduto e si è messo, come di consueto, sorridente e felice, a dipingere.

L’assessore regionale toscano dal suo ufficio fiorentino invece trema, la paura lo sconvolge anche se mura di cemento lo proteggono. Ne ordina la cattura con trappole ipertecnologiche umanizzate al punto da riconoscere gli ibridi e catturarli.
Ma perchè gli ibridi, non si vanta la Toscana di essere priva di randagismo? Ma lupi, cani, ibridi mettiamoli tutti dentro il calderone. Ammazzare non ha mai fatto male agli umani e se fa del male ai lupi o ai cani o agli ibridi, non ci riguarda. Se qualcosa è storto o va storto si raddrizza, con una norma inventata lì per lì.

Quindi, avanti fake news, servite, siete importanti, vi si maneggia facilmente. Lanciare strali di paura aizza l’ignoranza, ingenera dominanza. La cultura? La conoscenza? Il rispetto? Parole cancellate dal vocabolario e ancor prima dall’intelligenza e dalla coscienza.

L’Homo deus è nato (Harari).

Mariangela Corrieri
Presidente Associazione Gabbie Vuote Onlus Firenze

“Verrà il tempo in cui l’uomo non dovrà più uccidere per mangiare, ed anche l’uccisione di un solo animale sarà considerato un grave delitto” . Leonardo Da Vinci

 

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