Agenpress – Carne di cane e fattorie dedicate all’allevamento di quattrozampe per rifornire le tavole dei cittadini sono purtroppo la normalità in Corea del Sud. HSI, Humane Society International, opera nella zona da tempo e sollecita l’aiuto di tutti intervenendo, anche a livello culturale, contro queste pratiche che in alcuni Paesi sono “normali”. I cani destinati al mercato della carne vivono in gabbie buie e strette. Non hanno accesso alla luce del sole o all’aria fresca, e la loro sofferenza è estrema.
Grazie ai volontari di Hsi più di 80 cani stanno per essere salvati in una situazione drammatica, con temperature polari e protetti solo da ricoveri di fortuna. Tutta l’operazione sarà portata a termine entro la settimana, riferisce una nota dell’organizzazione, che chiede aiuto ai cittadini del mondo perché sempre più missioni permettano di salvare la vita di queste creature.
“Abbiamo raggiunto un accordo con l’operatore agricolo titolare della fattoria della carne di cane – riferisce la nota di HSI – e lui ha firmato un contratto di chiudere l’azienda e cedere i suoi cani a HSI. Ma questo è solo l’inizio. Questi salvataggi richiedono tempo e richiedono importanti finanziamenti, la pianificazione e la coordinazione”.
“L’aiuto di tanti, anche piccolo, ci permetterà di mettere questi cani in sicurezza, aiutare più cani in futuro, far avanzare la nostra lotta contro il commercio di carne di cane, e sostenere tutte le nostre campagne contro la crudeltà verso gli animali”, conclude la nota HSI che ricorda come queste creature, questi cani, siano all’inizio di una nuova vita. E hanno il diritto di viverla. (nelcuore.org)