Agenpress – Pulcini, appena nati, strappati alle loro mamme e immessi nei rulli della catena di montaggio di una delle più importanti industrie di pollame italiane: di quelli che si feriscono, rimanendo incastrati con le zampe nei macchinari, alcuni muoiono agonizzanti, altri sono ancora vivi quando vengono gettati in un maceratore dove vengono tritati. E’ ciò che emerge nella video denuncia shock promulgata dal’associazione animalista “Essere animali”, che mostra un’industria della tortura sempre più crudele.
“La macerazione dei pulcini sia consentita dalla legge una pratica assolutamente legale e sconosciuta ai consumatori”. “I pulcini deboli e feriti sono tritati vivi in un maceratore“. Possono attendere anche ore prima di essere uccisi.
Se il destino dei pulcini maschi è terribile, poiché passano dall’incubatrice al tritacarne senza soluzione di continuità, in molti allevamenti le cose non vanno meglio alle loro sorelle, poiché viene loro tagliata la punta del becco con un apposito strumento per evitare che si feriscano, vivendo il resto della loro vita con terribili dolori.
Immagini strazianti riprese da una telecamera nascosta di un’attivista che per un giorno si è inflitrata come lavoratrice dell’azienda. A migliaia di pulcini muoiono o rimangono incastrati con le zampe nei macchinari, ma i ritmi di lavoro non consentono alle operaie di prestar loro la minima cura. Gli animali deboli e feriti sono tritati vivi in un maceratore.
Nel video l’ambasciatrice della denuncia della Ong è Paola Maugeri, giornalista musicale che da molti anni ha fatto del veganesimo uno stile di vita. “Così avviene la produzione industriale di oltre 525 milioni di pulcini destinati ogni anno al mercato della carne. Sono immagini angoscianti, le diffondiamo perché ispirino un cambiamento nelle scelte alimentari”.