Agenpress – Sono 150 i milioni di tonnellate di plastica presenti negli oceani. E ogni anno se ne aggiungono altri 8 milioni di tonnellate. Se non si ferma questa tendenza, nel 2050 la plastica in mare pesera’ piu’ dell’insieme di tutti gli animali marini. E’ questo il contesto globale in cui si inserisce la nuova normativa europea, che vuole ridurre l’utilizzo di questo materiale.

A onor del vero, non e’ l’Europa la principale responsabile della plastica in mare. I maggiori inquinatori sono i paesi emergenti di Asia, Africa e America Latina. Paesi che hanno cominciato a consumare massicciamente, ma non hanno ancora sistemi efficienti di raccolta e riciclo della spazzatura. Sui siti ambientalisti abbondano le foto impressionanti di spiagge del Far East coperte di rifiuti, che impiegano secoli per degradarsi.

Secondo i dati dell’Onu, in tutti i mari del mondo ci sono 150 milioni di tonnellate di rifiuti in plastica. E ogni anno, ne vengono riversati altri 8 milioni di tonnellate. Di questo passo, fra 30 anni peseranno piu’ dei pesci. Dieci fiumi nel mondo, di cui otto in Asia, sono responsabili da soli dall’88% al 95% di tutta la plastica trasportata in mare dai corsi d’acqua.

Sono il Fiume Azzurro, il Fiume dell’Ovest e l’Huangpu in Cina, il Gange in India, il Cross in Africa, il Brantas e il Solo in Indonesia, il Rio delle Amazzoni in America meridionale, il Pasig nelle Filippine e l’Irrawaddy in Birmania. La Cina, principale riciclatore di plastica al mondo, dal 1/o gennaio di quest’anno ha bloccato le importazioni dall’estero, per concentrarsi sul mercato interno e ridurre l’inquinamento. Il problema e’ che cosi’ facendo ha fatto venire meno uno sbocco per la spazzatura europea.

La decisione dell’Ue di disincentivare l’uso della plastica nasce anche da qui. La plastica inquina anche il Mediterraneo. Qui pero’ il problema e’ dato soprattutto dalle microplastiche, minuscoli frammenti di oggetti piu’ grossi frantumati.

Nel nostro mare se ne trovano 1,2 milioni di particelle ogni km quadrato, che finiscono nello stomaco dei pesci e quindi sulle nostre tavole. E poi ci sono le decine di migliaia di animali uccisi dalla plastica, il più’ delle volte fra atroci e lunghissime sofferenze: cetacei soffocati dai sacchetti, mucche intossicate dalle buste, tartarughe strozzate dalle reti, e cosi’ via. (nelcuore.org)

Commenti