Agenpress – Il canile di Palermo, noto per le massicce deportazioni forzate di cani verso altre regioni e per questo oggetto di indagini da parte di alcune procure, è stato ieri visitato dal portavoce parlamentare del MoVimento cinque stelle Paolo Bernini, il consigliere comunale M5S Igor Gelarda coadiuvato dai Carabinieri e Forestali.
“La necessità di verificare le problematiche esistenti nel canile di Palermo era doverosa, soprattutto alla luce della scadenza prevista per il 26 ottobre, del bando di gara per la gestione di questo prevista per 383.250,00, oltre I.V.A..” -dichiara il Portavoce parlamentare del Movimento cinque stelle alla Camera Paolo Bernini che prosegue:-“Con il Consigliere Antonino Randazzo abbiamo lavorato con i Carabinieri e i forestali all’interno del canile per controllare le condizioni della struttura, ma soprattutto per la verifica dei minimi requisiti di benessere per i cani. Infatti la condizione di detenzione degli animali non appare conforme alla normativa. Abbiamo infatti rinvenuto cani chiusi in gabbie talmente piccole da non consentirgli neppure di alzarsi sulle zampe, cucciolate mischiate tra loro con il rischio di diffondere eventuali patologie tra le quali parvovirosi e cimurro, assenza di area di quarantena per i cani affetti da patologie infettive, assenza del sistema fognario e con il conseguente sversamento dei liquami intorno ai box dei cani. Assenza dell’autorizzazione sanitaria da parte dell’Asp, sebbene, a dire del dirigente comunale non sarebbe necessaria poiché la struttura e’ stata autorizzata dal Sindaco con una ordinanza, pertanto con un provvedimento d’urgenza.
Quale atto dovuto denuncero’ quindi la gravissima situazione veroficata alla Procura competente affinchè siano intrapresi tutti i provvedimenti necessari a restituire la dignità agli animali e per far luce sugli investimenti pubblici in strutture inadeguate, non conformi alla normativa vigennte e che lascerebbero far pensare ad un notevole giro di soldi milionario che ruota intorno al fenomeno randagismo.”