Agenpress. La caccia va fermata! Adesso! Gli incendi che stanno flagellando l’Italia in questo 2017 hanno ucciso fin troppi animali innocenti.
E’ l’appello lanciato da Animalisti Italiani Onlus. L’associazione presieduta da Walter Caporale ha inviato una lettera al Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, ai Governatori delle singole regioni e ai Comuni coinvolti dai roghi, per sollecitarli ad una presa di posizione decisa e vietare l’apertura della caccia nel nostro Paese. Almeno per un anno.
I dati forniti dall’ISPRA parlano chiaro. Rispetto al 2016, l’Italia ha registrato un aumento del 260% del numero di incendi e di superficie distrutta dal fuoco, un fatto che le ha fatto ottenere il triste primato in tutta Europa per il numero di roghi. Ecco perché l’esistenza di tanti animali è in pericolo: i roghi non hanno solo divorato tanti esemplari della fauna selvatica, ma hanno nei fatti azzerato la possibilità, per loro, di reperire cibo e acqua.
Ecco perché riuscire ad ottenere lo stop della stagione venatoria, almeno per questo 2017, sarebbe un risultato, oltre che moralmente doveroso, anche preziosissimo per la salvaguardia di ciò che resta.
L’art.19 della legge n.157/92 (Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio) dispone, al comma 1, che: “Le regioni possono vietare o ridurre per periodi prestabiliti la caccia a determinate specie di fauna selvatica […], per importanti e motivate ragioni connesse alla consistenza faunistica o per sopravvenute particolari condizioni ambientali, stagionali o climatiche o per malattie o altre calamità”. E allora? Perché non applicare quanto previsto?
Il vice Presidente di Animalisti Italiani Onlus, Riccardo Manca, grida tutta la sua indignazione: “L’Italia sta bruciando dalle estreme pendici della Sicilia ai boschi del reatino e dell’Abruzzo. Nel Lazio anche la pineta di Ostia non è stata risparmiata. Bruciano ettari e ettari di bosco, di macchia mediterranea, di zone protette, di pinete. Disastri ambientali di proporzioni incalcolabili. E proprio a causa di questa incuria, tipicamente umana, noi Animalisti Italiani Onlus ribadiamo, a chi se ne fosse dimenticato, che muoiono carbonizzati e fra atroci sofferenze milioni e milioni di Animali di ogni specie: adulti, vecchi e appena nati sotto i corpi delle madri”. “Nessuno parla dell’immane tragedia di queste Creature – prosegue Manca – come se a scomparire fosse solo la vegetazione (che comunque già di per sé rappresenta un danno enorme).
Nessuno dice che quella “fauna selvatica” è patrimonio indisponibile dello Stato, e cioè di ognuno di noi. E non certamente di un manipolo di persone senza cuore che, infischiandosene di cotanto sfacelo e con il permesso di quello stesso Stato, porteranno a termine la “strage” all’apertura della caccia, vale a dire fra pochi giorni”. “È per questo motivo che noi Animalisti Italiani Onlus chiediamo alle Regioni dei comuni colpiti da questa immane tragedia di sospendere la stagione venatoria 2017/2018. Lo Stato, e quindi le Regioni, hanno il dovere di farlo – conclude Manca – sarebbe una dimostrazione di coerenza e di sensibilità perché è totalmente inutile varare leggi virtuali contro i “soliti ignoti” per poi prostrarsi dinanzi a Sua Maestà “la doppietta”. D’altronde, la storia e le cronache di guerra insegnano che, nelle terre messe a ferro e fuoco, sono sempre gli Inermi sopravvissuti ad essere con più rabbia violentati e uccisi”.
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Lettera
Al Presidente del Consiglio, Paolo GENTILONI
Ai Presidenti delle Regioni
Ai Sindaci dei Comuni
L’Italia sta bruciando e con essa stanno morendo, giorno dopo giorno, milioni di animali innocenti.
Gli incendi divorano la vegetazione e mettono a repentaglio l’esistenza di migliaia di esemplari della nostra fauna selvatica. Serve una presa di posizione.
Animalisti Italiani Onlus, di fronte a quella che rappresenta una delle calamità innaturali più gravi degli ultimi anni, invoca lo stop alla caccia. Almeno per quest’anno.
Dai prossimi giorni, in ogni Regione, sarà dato il via ad una stagione venatoria che, mai come quest’anno, rappresenterebbe il definitivo sterminio di troppe specie animali. Questo è un qualcosa che sia come associazione che come esseri umani non possiamo permettere.
La legge sulla caccia (n.157/92) dispone, all’art. 19 comma 1, che “Le regioni possono vietare o ridurre per periodi prestabiliti la caccia a determinate specie di fauna selvatica […], per importanti e motivate ragioni connesse alla consistenza faunistica o per sopravvenute particolari condizioni ambientali, stagionali o climatiche o per malattie o altre calamità”.
Vi chiediamo di applicarla.
Vi chiediamo di non rendervi complici di una distruzione di massa che, altrimenti, sarebbe inevitabile e irreversibile.
Vi chiediamo rispetto e coscienza, perché l’uomo ha ancora la possibilità di non macchiarsi di un crimine imperdonabile. L’ennesimo.
Siamo convinti che, con la collaborazione di tutti, tutto questo sia possibile.