Agenpress – Una task force con tutti i coordinatori provinciali e i medici veterinari per trovare gli animali che, a causa degli incendi, hanno bisogno di cure. È questa l’iniziativa che il Movimento Animalista della Campania, con la coordinatrice regionale Stefania Greco – che è anche presidente di sezione locale della Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente – sta attuando per aiutare i quattrozampe colpiti dai roghi divampati attorno al Vesuvio. “Nei giorni scorsi – precisa Greco – abbiamo aiutato Margherita Garofalo (delegata del Movimento Animalista di Napoli ndr) a mettere in salvo tutti i 66 cani del suo rifugio “Gli Angeli randagi del Vesuvio” minacciato dal fumo e dalle fiamme. Nei giorni successivi non ci siamo fermati un attimo e ci siamo mossi fra i vari rifugi per portare cibo e medicinali ai quattrozampe”. Uno sforzo notevole che, però, il Movimento Animalista della Campania ha deciso di raddoppiare. “Mentre aiutavamo i cani dei rifugi – aggiunge Greco – ci siamo accorti che c’erano altri esseri viventi che non riuscivamo a raggiungere: i randagi e gli animali selvatici. Così abbiamo deciso di creare una vera e propria task force, capitanata dal nostro attivista dottor Giovanni Ferrara, che si avventurerà nelle aree consumate dalle fiamme. Grazie ai mezzi e le attrezzature (automedica, furgoni, ambulanza veterinaria e medici veterinari) messi a disposizione dal dott. Ferrara saremo impegnati per almeno tre giorni nelle aree del Vesuvio maggiormente colpite per effettuare una attività di ricognizione e controllo, chiaramente coinvolgendo e facendoci guidare da Vigili del Fuoco o Carabinieri forestali. Potremo così verificare che non ci siano animali bisognosi di aiuto, come cuccioli di cani randagi, di volpi, volatili o anche animali da reddito sfuggiti al controllo umano”.

“Sono molto orgogliosa del lavoro della nostra coordinatrice regionale e di tutta la delegazione della Campania – precisa l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente nazionale del Movimento Animalista – Lo scopo della nostra forza politica è infatti quello di difendere gli animali a ogni livello, cosa che – specie nelle regioni del Mezzogiorno – significa spesso affiancarsi se non sostituirsi a istituzioni inadempienti e disinteressate al destino dei quattrozampe. Troppo spesso sentiamo dire che bisogna pensare prima agli uomini e solo dopo agli animali. Noi, al contrario, pensiamo che lavorando con passione e dedizione si possa contribuire a salvare tutti, senza lasciare indietro nessuno”.

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