Agenpress – Il 14 giugno si è espressa la Corte Costituzionale con sentenza n°139, su un argomento cui siamo interessati, la caccia.
All’interno della sentenza si possono leggere varie argomentazioni ma quello che più ci interessa è che si rende illegittimo andare a caccia o selezione che sia quando il “normale” periodo venatorio è chiuso, nella sentenza si fa riferimento ad una Regione in particolare, la Liguria, ma sappiamo che quando la Corte Costituzionale si pronuncia, quanto deciso fa giurisprudenza, ovvero diventa legge.
Possiamo leggere che solo polizia provinciale, ex forestali e guardie comunali potranno eventualmente effettuare abbattimenti, dunque i vari animali quali cinghiali, caprioli, volpi ma anche uccelli non potranno essere abbattuti al di fuori del periodo venatorio invernale, nessuna forma di caccia come la si voglia chiamare di selezione, prelievo venatorio, di contenimento ecc potrà essere praticata dai cacciatori.
In Toscana c’è una legge detta Remaschi la quale consente abbattimenti degli ungulati tutto l’anno fino al 2018, presumiamo che seguendo la recente sentenza questa legge vada considerata non più valida.
Finalmente la Corte Costituzionale ha messo fine alle deroghe attuate dalle regioni alle quali spesso le varie associazioni animaliste hanno dovuto fare ricorsi, noi, più volte ci siamo trovati a contestare alcune deroghe concesse, in particolar modo sulle volpi con vittorie avute “sul campo”, ricordiamo Siena e Prato, ora niente più deroghe, una legge c’è ed è la 157/92 e questa va rispettata.
Esprimiamo soddisfazione per questa sentenza.
Ass. Irriducibili Liberazione Animale
Commenti