Agenpress – Dal 2003, con delibera e relativi fondi stanziati, il Canile di Sala Consilina (Sa) non è stato ancora terminato. Con un impegno di oltre due milioni di euro di fondi pubblici, più altri migliaia di euro dei privati richiesti in seguito, questa cattedrale nel deserto non è mai stata aperta e non ha mai offerto un servizio. “In aperta violazione della legge sul randagismo e non solo, a Sala Consilina (SA) si assiste al classico esempio di gestione di fondi pubblici e di omissione di atti d’ufficio, il tutto sulla pelle degli animali randagi e degli ottimi cittadini animalisti che sono costretti, nella totale assenza di interventi dello Stato, a gestire una situazione inaccettabile.” –dichiara il Portavoce del Movimento Cinque Stelle On. Paolo Bernini che prosegue: ”Per questo, ho presentato una interrogazione ai Ministri competenti per sapere se non intendano verificare l’istruttoria, l’iter, i finanziamenti e il percorso dei lavori di una struttura fantasma che a tutt’oggi non è stata terminata, e se il Ministro della Salute non ritenga di dover intervenire per le evidenti violazioni alla legge 281/91, nonostante gli impegni finanziari e l’evidente spreco di denaro pubblico. Il randagismo ha sempre dei responsabili e questi hanno ruoli, compiti istituzionali ben precisi e nomi e cognomi. E’ ora di denunciare episodi come questi anche alla Corte dei Conti. Il randagismo è una piaga indegna nel nostro Paese ed è ora di ripristinare la legalità e di interrompere il sistema lucrativo creatosi a favore di un reale sistema di assistenza e di affido degli animali. Basta canili lager, basta cani richiusi a vita, basta fondi pubblici in mano a pseudo associazioni, basta ad una gestione del fenomeno vecchia e non scientifica e che favorisce solo sperpero di denaro pubblico e collusione oltre alla violenza perpetrata sugli animali. ”
Canile di Sala Consilina (Sa). Bernini (M5S). Interrogazione alla Corte dei Conti. Canile infinito, i fondi pubblici buttati

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