Agenpress – Domenica scorsa il gruppo Lipu di Palermo, nell’ambito di un ciclo di incontri per la formazione di attivisti, ha organizzato un’uscita mirata per il censimento dell’avifauna urbana in un tratto del centro storico di Palermo, percorrendo un transetto lineare di circa 1 km. In particolare, i volontari hanno incentrato le ricerche sui siti di nidificazione della rondine, una specie poco nota nella nostra città, individuando un nucleo nidificante nel quartiere della Kalsa.
Infatti, a Palermo è molto diffuso il rondone, in particolare il rondone pallido (Apus pallidus), spesso scambiato proprio per una rondine per le sue caratteristiche morfologiche affini.
La rondine, invece, abitualmente frequenta habitat agricoli o piccoli centri ai margini di aree coltivate e in presenza di fonti d’acqua da dove può reperire facilmente il fango per la costruzione dei nidi e le risorse trofiche per lo svezzamento dei nidiacei.
Le ragioni per cui è stato trovato questo nucleo nidificante proprio nel quartiere della Kalsa – spiega Giovanni Cumbo, Delegato della Lipu di Palermo – possono essere dovute alla vicinanza del prato irrigato del Foro Italico, del prato di Pazza Magione o anche della presenza del vicino fiume Oreto, sempre ricco di zanzare e altri insetti di cui rondoni, rondini e balestrucci si nutrono.
Ed anche il balestruccio (Delichon urbicum) è stato trovato nidificante in centro. Di lui si conoscevano già dei siti riproduttivi in periferia ma gli attivisti della Lipu non l’avevano mai riscontrato nei vicoli del centro.
Altre rondini sono state individuate anche nei pressi del mercato della Vucciria.
Non è stato possibile individuare fisicamente i nidi in quanto le rondini costruiscono il nido all’interno di strutture non sempre accessibili, ma dal loro comportamento possiamo affermare che sicuramente uscivano ed entravano dal nido.
Queste sono le altre specie censite dai volontari della Lipu: passera sarda, passera mattugia, tortora dal collare, piccione domestico, gabbiano reale, rondone pallido, verzellino, verdone, cardellino, merlo, cornacchia grigia.
La Lipu continuerà le ricerche di rondini e di tutta l’avifauna nidificante negli altri quartieri del centro storico e vigilerà sui siti di riproduzione. Ricordiamo, infatti, che i nidi sono protetti dalla legge ed è vietata qualsiasi azione che possa compromettere la nidificazione degli uccelli (ristrutturazione locali, ad esempio).
Rondini, balestrucci e rondoni sono importanti non solo per il loro valore intrinseco (vanno ad aumentare la cosiddetta biodiversità) ma anche per il loro comportamento e per la loro riconosciuta utilità. Queste specie si cibano esclusivamente in volo di insetti, prevalentemente mosche e zanzare.
È stato valutato, infatti, che una città di medie dimensioni (100-150.000 abitanti) può ospitare circa 10.000 tra balestrucci, rondini e rondoni che nei 4-5 mesi di presenza arrivano a mangiare 63 tonnellate di mosche e zanzare.
E’ importante che il Comune di Palermo adotti al più presto una delibera salvarondini (proposta dalla Lipu l’anno scorso ) per tutelare meglio queste specie.Per tali ragioni, infatti, infatti, la Lipu non rivelerà l’ubicazione esatta dei nidi.