Agenpress – Nonostante il commercio dell’avorio sia vietato a livello internazionale, il bracconaggio di elefanti e il traffico di avorio hanno raggiunto livelli record. Si stima che ogni anno siano tra 20mila e 30mila gli elefanti africani vittime del bracconaggio. Nel 2015 sono state sequestrate 40 tonnellate di avorio. L’incremento della domanda asiatica di prodotti in avorio e’ una delle principali cause dell’aumento del traffico. L’Unione europea sostiene da tempo la convenzione CITES che disciplina il commercio internazionale di circa 35mila specie animali e vegetali.
Nell’ultima riunione, tenutasi a ottobre 2016, le 183 parti della convenzione Cites hanno adottato importanti decisioni contro il traffico illegale di specie selvatiche e i 2,25 milioni destinati al Segretariato della Cites contribuiranno alla loro attuazione. I fondi saranno utilizzati per aiutare le parti della Cites a garantire che il commercio internazionale di specie marine a rischio (squali, razze o anguille) sia legale e sostenibile, per affrontare il problema del commercio illegale di animali allevati in cattivita’ e per migliorare la capacita’ dei paesi in via di sviluppo di rispettare i propri obblighi nel quadro della convenzione Cites.
Questi fondi si aggiungono ai numerosi altri programmi sostenuti dall’Ue contro il traffico di specie selvatiche, come il programma per ridurre al minimo le uccisioni illegali di elefanti e di altre specie minacciate di estinzione (Minimising the Illegal Killing of Elephants and other Endangered Species) o il progetto di Unodc-Cites per il rispetto della normativa relativa alle fauna e flora selvatiche dell’Asia e la gestione della domanda. Nei prossimi mesi l’UE intende incrementare l’assistenza finanziaria e il sostegno al rafforzamento delle capacita’ per contrastare il traffico di specie selvatiche. (nelcuore.org)