Agenpress – Migliaia di persone hanno manifestato ieri nel centro di Madrid per chiedere “l’abolizione della tauromachia” in Spagna, il Paese che ha inventato la corrida. Dall’11 maggio è ripresa la stagione delle corride nella capitale, con la festa di San Isidro e le arene della città che accolgono le manifestazioni con gli esemplari taurini. Ma per gli organizzatori della protesta, le feste, con circa una trentina di corride, “significano la tortura e la morte di almeno 204 animali”. Tra gli slogan: “La tortura non è cultura” e “La tauromachia è violenza”. Nel 2010 il Parlamento della Catalogna aveva votato per il divieto di organizzare la corrida nella regione. Ma la Corte Costituzionale ha annullato l’anno scorso la decisione perché lo Stato deve preservare le corride, inserite dal 2015 “nel patrimonio culturale immateriale” del Paese. Già a settembre migliaia di persone erano scese in piazza per chiedere l’abolizione degli spettacoli taurini, ma la tradizione resta viva nel Paese: 1.736 feste con tori sono state organizzate nel 2015 di cui 394 corride, secondo il ministero della Cultura. (nelcuore.org)

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