Agenpress – “Quello cui abbiamo assistito il 28 aprile a Monterotondo Marittimo (GR) al confine con Suvereto (LI), è solo l’ultimo degli atti di bracconaggio sui lupi, purtroppo vengono stimate ogni anno circa 300 morti che avvengono in varie circostanze, ma certi uomini se cosi si possono chiamare, oltrepassano qualsiasi ipotesi di civiltà con questi gesti crudeli e privi di motivazione”.
E’ quanto scrive l’Associazione Irriducibili Liberazione Animale
“Appare evidente che la provincia di Grosseto si rende tristemente nota in Italia e non solo, se ne stanno accorgendo anche personaggi internazionali…..di queste notizie provenienti dal suo territorio, oltre a questi atti di bracconaggio ricordiamo che la Regione Toscana e’ l’unica in Italia ferma sull’approvazione del piano lupo dove è inclusa la possibilità degli abbattimenti”, prosegue l’Associazione.
“I delinquenti proseguono con questi gesti eclatanti convinti di farsi giustizia da soli, attaccando lupi ai cartelli stradali, una giustizia però falsa ed ipocrita al pensiero di eliminare un animale equilibratore della fauna selvatica quali gli ungulati in genere, dunque qui vediamo cadere in errore gli allevatori che poi sono gli stessi agricoltori che prima si lamentano dei danni alle coltivazioni causati dagli ungulati e poi chiedono abbattimenti dei lupi, qualcosa non torna, possibile che non riescano a vedere più in la di quanto si possa vedere con un fucile? Ma questo non solo loro anche certi politici che insistono nell’invocare abbattimenti dei lupi e degli ibridi, sicuramente la soluzione è fare prevenzione nei vari modi, dalle recinzioni, ai cani da guardiania, ai ricoveri notturni e la presenza dell’uomo al pascolo, ricordiamo che il rischio zero non esiste in nessuna attività.
Da anni partecipiamo a degli incontri a Grosseto con ASL, Provincia, Corpo Forestale, Polizia Provinciale ed altre associazioni, incontri promossi dalla Regione Toscana seguendo il Piano operativo provinciale del Progetto Regionale Attuazione di interventi in materia di conservazione del lupo (Canis lupus) e prevenzione del randagismo e delle predazioni, approvato e finanziato dalla Regione Toscana, dunque a noi ci dicono che fare prevenzione è la soluzione poi invocano l’approvazione del piano lupo dove all’interno sono previsti gli abbattimenti, rimaniamo in dubbio se continuare questi incontri.
Sui cinghiali oltre a prevenzioni varie quali fili elettrificati e ultrasuoni, esiste un farmaco che sterilizza i cinghiali ma non commercializzato in Italia, è il GonaCon un vaccino che si spara con apposito fucile ed ha un effetto per alcuni anni, dunque perché non importarlo? Forse perché fa comodo incentivare la caccia che porta più soldi? Sarebbe opportuno avere delle risposte.
Molti studi dicono che cacciare più pesantemente i cinghiali non sia risolutivo, sterilizzare è la soluzione anche se non da effetti immediati ma si vedranno nel tempo”, conclude l’Associazione.

 

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