Agenpress – Sulla vicenda del canile lager sequestrato a Buseto Palizzolo nel trapanese risponde direttamente l’Oipa Italia Onlus che contesta la nostra nota rivendicando la totale estraneità ai fatti e denunciando chiunque diffonda notizie false. Si rende doverosa una nostra puntuale replica.
“L’Oipa Italia Onlus pubblica una propria nota ufficiale di rettifica http://www.agenpress.it/notizie/2017/03/30/sequestro-canile-buseto-palizzolo-tp-rettifica-oipa-non-esiste-alcuna-convenzione-della-struttura-alle-guardie-zoofile-oipa/, non è indicato se a firma del direttivo o del presidente nazionale, contestando il contenuto del nostro comunicato riportato dall’agenzia stampa Agenpress http://www.agenpress.it/notizie/2017/03/29/canile-lager-sequestrato-cani-trasferiti-adottati-denunciato-responsabile-vario-alberto-c-p-guardie-eco-zoofile-oipa/ negando, quindi, la sussistenza di alcuna convenzione tra Comune e guardie zoofile di Trapani per la gestione del canile e qualsiasi altra responsabilità in merito alla vicenda. – dichiara il presidente del partito Animalista Europeo, Stefano Fuccelli – L’Oipa Italia non ha ben compreso che la nostra nota è attuale e non di due anni addietro come da loro asserito ( mentre è l’Oipa ad avere utilizzato un vecchio comunicato http://www.tp24.it/2015/08/07/cronaca/sequestro-del-canile-lager-a-buseto-palizzolo-l-oipa-noi-estranei/93566 ) ma soprattutto non ha ben compreso che le indagini preliminari a seguito nostra denuncia-querela si sono concluse con un Decreto di citazione diretta a giudizio. Il Pubblico Ministero Dott. Andrea Tarondo, Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Trapani ha disposto il rinvio a giudizio per Vario Alberto che il prossimo 7 giugno dovrà presentarsi davanti il Giudice per rispondere del reato ex art. 544 tre C.p. perché “in qualità di Coordinatore Provinciale dell’Associazione delle Guardie Eco-Zoofile O.I.P.A. di Valderice, nonché quale responsabile di fatto della struttura abilitata a canile del comune di Buseto Palizzolo, (in pessime condizioni igienico sanitarie col pavimento invaso da escrementi), per crudeltà e senza necessità, sottoponeva tutti gli animali presenti in detta struttura, (ricoperti di zecche e pulci) a trattamenti che procuravano un danno alla salute degli stessi, cagionando la morte di due esemplari.“. – continua Fuccelli – Alla luce dei fatti l’OIPA Italia Onlus è stata smentita in toto dalla magistratura a seguito di indagini accurate, testimonianze, foto e video prodotte dai militari dell’Arma dei Carabinieri, autopsia delle carcasse in avanzato stato di decomposizione della Asl veterinaria e quanto altro. l’OIPA Italia Onlus non solo non ha mai preso posizione contro il proprio Coordinatore Provinciale ma lo ha giustificato affermando che …la convenzione avente ad oggetto diverse attività atte alla tutela degli animali d’affezione sul territorio di competenza prevedeva anche la vigilanza sulla gestione rifugio temporaneo (..). La domanda nasce spontanea, ma se è questo il modo di vigilare del Coordinatore Provinciale Guardie Eco-Zoofile OIPA, difeso dalla sede nazionale, quale tutela potrà mai garantire agli animali tale associazione ? Invito ancora una volta i cittadini a riflettere sull’accaduto prima di effettuate donazioni all’ OIPA Italia Onlus. Per coerenza adesso l’OIPA Italia Onlus, nella figura del presidente o del direttivo, dovrebbe denunciare per diffamazione Il Pubblico Ministero Dott. Andrea Tarondo, Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Trapani, staremo a vedere.”