Agenpress. Il Presidente Bonaccini ha annunciato che ormai c’è un accordo quasi unanime tra le Regioni e il Ministero sul cosiddetto “Piano Lupo”.
In Commissione ambiente è stato infatti già vagliato, ricevendo il consenso di gran parte delle Regioni – tranne una e una Provincia autonoma – un documento che chiede lo stralcio dell’abbattimento e fa una serie di proposte. Ci sarà un incontro nei prossimi giorni ma l’orientamento delle Regioni va quasi all’unanimità su quella strada”. ha concluso il presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.
Il documento della Commissione Ambiente che sarà la base di confronto della delegazione delle Regioni con il ministro, contiene – tra i punti – quello delle risorse per le attività di monitoraggio, che risultano molto onerose. Nel ricordare che “è stato espresso parere favorevole al piano”, l’assessore della Sardegna Donatella Spano che è coordinatrice della Commissione Ambientedellas Conferensa delle Regioni ha rilevato – interpellata dall’Ansa – che “è senz’altro un buon risultato aver trovato l’accordo su un documento che mette in evidenza gli aspetti su cui ci si vuol confrontare” con Galletti. La coordinatrice ha anche espresso “soddisfazione” per il risultato “raggiunto anche grazie al lavoro svolto con il coordinatore della Commissione Agricoltura” su un “argomento così difficile”.
Le associazioni Lav, Enpa, Lipu, Lac, Lndc, Animalisti Italiani e Leidaa hanno espresso grande soddisfazione per le parole espresse dal presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini.
Anche Il Wwf ha espresso il suo apprezzamento e sostegno alla maggioranza delle Regioni che sembrano orientate con convinzione verso una rapida approvazione del Piano lupo con lo stralcio del paragrafo relativo agli abbattimenti legali, cosi’ come proposto dal Presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini. Confidiamo nel raggiungimento dell’intesa con il Ministro Galletti per arrivare rapidamente all’approvazione del piano gia’ nella prossima riunione della Conferenza Stato-Regioni. L’auspicio del Wwf e’ che il Piano venga approvato rafforzando tutte le azioni che possono garantire la convivenza del lupo con le attivita’ zootecniche, cogliendo tutte le opportunita’ di finanziamento offerte anche dai Programmi di Sviluppo Rurale delle Regioni. Il Wwf rinnova la sua piena disponibilita’ ad affiancare Regioni, Ministero, Associazioni agricole e allevatori per individuare e mettere in atto i metodi di prevenzione ottimali per ridurre i danni al bestiame, attenuare i conflitti e contrastare efficacemente il bracconaggio.
Il tema lupo fa però discutere anche a causa di un’informazione portata a enfatizzare eccessivamente singoli episodi. E’ quanto è accaduto in Veneto dove l’assessore Alessandro Pan ha dovuto replicare al servizio di un tg di una tv locale di Bassano (Vi) sul tema ”Lupi: paura in Altopiano. Centinaia le prede uccise”. “La presenza del lupo sulle montagne venete è totalmente spontanea, e non certo imputabile al progetto Life WolfAlps cofinanziato dall’Unione Europea, che ha l’unico obiettivo di conservare la specie esistente”, ha detto Panprecisando che “il lupo sta tornando spontaneamente sulle Alpi, nessuna reintroduzione è mai stata fatta nè nelle Alpi né in Italia, come ben sanno tutti coloro che si occupano da anni di questa specie”.”‘La Regione Veneto, che è responsabile dell’attuazione del progetto europeo Life WolfAlps nel territorio regionale – chiarisce Pan – sta monitorando attentamente le presenze e gli spostamenti dei lupi sull’Altipiano, e le predazioni su animali selvatici, in particolare mufloni, che peraltro corrispondono al normale comportamento”.”Quanto alle altre affermazioni contenute nel servizio televisivo – prosegue Pan – segnalo come totalmente infondato ed erroneo insinuare l’idea che il progetto europeo abbia introdotto nuovi esemplari sulle Alpi e che ‘al posto del lupo italico, in Altopiano sia arrivata una specie differente, risultato di un incrocio, che avrebbe dato vita ad esemplari molto più aggressivi e per nulla timorosi dell’uomo’ .”Nessuna introduzione ad arte, e nessun incrocio: il lupo sta tornando in Veneto per effetto delle migrazioni spontanee di esemplari dagli Appennini e dalla Slovenia. Non si tratta, quindi, di pericolosi e sospetti incroci ma di naturali accoppiamenti tra esemplari, che testimoniano il ritrovato equilibrio di alcune parti del nostro ecosistema che consente al lupo di riprodursi e di sopravvivere”, commenta Pan. “Ricordo, inoltre, che il lupo non attacca mai l’uomo: appare quindi scorretto e immotivato anche solo insinuare il velato sospetto che la sua presenza sia un pericolo per la pubblica incolumità – prosegue l’assessore – Diverso è invece il caso, peraltro confermato anche dai rilievi effettuati dai servizi veterinari anche sull’Altopiano di Asiago, della crescente presenza di cani lupo randagi. Un effetto, questo, connesso all’abbandono e alla spopolamento della montagna, che contribuisce a favorire l’inselvatichirsi di specie domestiche.
Dispiace che servizi televisivi come quello andato in onda sul tg locale di Bassano – conclude l’assessore – siano così imprecisi e disinformati, più volti più ad alimentare un clima di facile paura e di allarmismo, che a diffondere vera conoscenza e a far capire, anche a chi vive in montagna, il grande valore ambientale, biologico e naturalistico rappresentato dal ritorno del lupo nelle nostre aree alpine e prealpine”.