Agenpress. Ieri si è svolta l’ennesima protesta contro il piano ammazza lupi e cani randagi, pesanti sono state le accuse contro il Ministro Galletti ed il Governo.

Sebbene la votazione di approvazione fosse stata ulteriormente rinviata stralciandola all’ultimo momento dall’ordine del giorno al fine di evitare le proteste, il presidente della Conferenza delle Regioni, dott. Stefano Bonaccini, a margine della stessa manifestazione si affretta a lanciare un comunicato stampa per cui “su stralcio abbattimento quasi unanimità regioni”.

Bene, ma non basta. Deve essere stralciato anche il capitolo che reintroduce l’eutanasia nei canili e l’abbattimento diretto dei cani vaganti.

Di seguito l’istanza diretta al Presidente Bonaccini a firma del Presidente del PAE, Stefano Fuccelli.

— Prendiamo atto delle Sue dichiarazioni riportate dall’agenzia Ansa di ieri, 9 marzo, a margine della Conferenza Stato Regioni, dal titolo “Piano lupo: Regioni, verso stralcio dell’abbattimento” ed esprimiamo la nostra soddisfazione per il corretto e civile orientamento che la Conferenza sta assumendo per la salvaguardia dei lupi. 

Non ci risulta, invece, lo stralcio della norma che prevede la reintroduzione della possibilità di eutanasia dei cani dopo un periodo di mantenimento nei canili e di abbattimento diretto dei cani vaganti (cani inselvatichiti, randagi e padronali non controllati) così come previsto dalla parte III.2: Azione per prevenire la presenza di cani vaganti e l’ibridazione lupo-cane. “….MS e MATTM promuovono una conferenza delle autorità competenti per discutere il quadro normativo e i punti di accordo per una sua revisione (inclusa la revisione della L. 281/91) al fine di ridurre significativamente il numero di cani vaganti e ibridi….Le azioni di intervento sono state oggetto di una specifica indagine realizzata dall’INFS (oggi ISPRA) alla quale si rimanda (Genovesi e Dupré, 2000). E’ urgente definire una posizione comune dei ministeri responsabili della gestione del randagismo su una ipotesi di revisione dell’attuale quadro normativo di settore.”

Di seguito un estratto dello studio critico ed analisi di Genovesi e Dupret, 2000 cui il “Piano di conservazione del lupo” ed il “Progetto life ibriwolf (Bocci et al, 2015)” rimandano -….Una revisione della legge 281/91 appare indispensabile per ridurre significativamente l’impatto esercitato dai cani vaganti sul lupo e sulla fauna selvatica. L’INFS ha di recente evidenziato che un’efficace strategia di gestione e contenimento del fenomeno del randagismo dovrebbe essere fondata sul rafforzamento delle anagrafi canine, la diffusa sterilizzazione dei cani, la reintroduzione della possibilità di eutanasia dei cani dopo un periodo di mantenimento nei canili, la reintroduzione della possibilità di abbattimento diretto dei cani vaganti quando essi esercitino un accertato impatto su specie di interesse conservazionistico, l’attivazione diffusa di strumenti di educazione e informazione per ridurre gli abbandoni e rendere efficaci le altre misure proposte (Genovesi e Dupré, 2000). 

Le confermiamo che la protesta continuerà nelle piazze fintanto il Piano di conservazione del lupo conterrà le disposizioni di abbattimenti oltre che dei lupi ed ibridi anche dei cani vaganti e di soppressione dei cani nei canili.

Il PAE agisce in modo autonomo ed indipendente pertanto qualora le associazioni animaliste che hanno fornito commenti e contributi nella stesura del Piano ritenessero soddisfacente solo lo stralcio della parte III.7 relativo all’abbattimento dei lupi, noi continueremo con le manifestazioni di piazza come quella del 23 febbraio e di ieri 9 marzo dove peraltro nessun esponente delle associazioni sopra citate ha partecipato.

IL 30 c.m. abbiamo già dato comunicazione alla Questura di una nuova manifestazione di protesta contro il Piano Lupo.

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