Agenpress – L’Associazione Codici dopo anni in cui si è occupata dei canili di Roma, ed ha atteso per quattro anni che venisse fissata l’udienza al Tar, di cui ancora ovviamente non ci è pervenuta notizia, vuole sapere cosa sia successo in questi venti anni in cui altro non abbiamo visto se non inefficienze e violazione dei principi di libera concorrenza.
Rammentiamo che per ben quindici anni l’affidamento del servizio canili è stato assegnato sempre agli stessi soggetti senza alcun bando di gara, ma attraverso “un sistematico improprio ricorso all’affidamento diretto”, parole dello stesso Cantone. Questo affidamento diretto poi è stato perpetrato negli anni con delle proroghe automatiche.
Ci troviamo di fronte ad un palese spreco di denaro pubblico e ad una mala gestio intollerabile, per questo attendiamo con impazienza che il TAR fissi al più presto l’udienza che attendiamo da quattro anni. Sinceramente non comprendiamo i motivi di questo immotivato ritardo.
Il canile della Muratella inauguri un nuovo corso nella gestione dei canili della Capitale, ma non si rinunci a fare chiarezza sugli sprechi degli ultimi 15 anni. Quindi si stabilisca: un tetto certo per le cure di ogni cane che venga fatto rispettare e si favoriscano le adozioni, ostacolate tempo addietro per trattenere i contributi.