Agenpress – Ad un anno dall’approvazione bi-partisan della Legge Remaschi, si hanno i primi dati. A diffonderli proprio l’Assessore che ha dato il nome alla legge che prevede una espansione incontrollata dell’attività venatoria durante tutto l’anno: comprese le aree protette.

Oggi l’Assessore annuncia con toni trionfalistici che 100.000 animali sono stati sterminati.

EcoRadicali, l’associazione ecologista di Radicali Italiani, già prima dell’approvazione della legge ha promosso un appello alla Regione e una manifestazione a Firenze, ribadendo in modo chiaro che la caccia è il problema, non la soluzione.

«Il problema degli ungulati – afferma il segretario degli EcoRadicali, Fabrizio Cianci – deriva proprio dall’immissione massiccia di esemplari allevati e importati dall’estero per il divertimento dei cacciatori.»

Per gli EcoRadicali, non a caso, la legge non affronta il tema dei ripopolamenti. «Esemplari di ungulati continueranno quindi a essere immessi – prosegue Fabrizio Cianci – in modo da usare l’alibi dei danni all’agricoltura per continuare a sparare. Chi danneggia l’agricoltura è proprio la caccia.»

Gli EcoRadicali mettono in guardia anche sui danni alla salute e la pubblica sicurezza.

«Sono noti da anni gli studi dell’ISPRA rispetto all’inquinamento da piombo, antimonio, arsenico e plastica provocato dalle munizioni. Quella tracciata da Remaschi è la “strada giusta” verso l’autodistruzione. La Toscana – conclude il segretario degli EcoRadicali-  è la prima regione d’Italia per numero di vittime in rapporto alla popolazione. Non c’è granché di cui andare orgogliosi.»

Fabrizio Cianci

Segretario EcoRadicali – Associazione Radicale Ecologista

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