Agenpress – Passo indietro della Conferenza Stato-Regioni e del ministro Gian Luca Galletti, sul voto di giovedì 23 febbraio sulla norma ammazza Lupi che ha scatenato l’ira degli animalisti. In particolare il Partito Animalista Europeo ha contestato la norma in quanto “prevede non solo l’abbattimento dei lupi e degli ibridi ma anche l’eutanasia dei cani dopo un periodo di mantenimento nei canili e l’abbattimento diretto dei cani vaganti”.

“Con il pretesto dei cani randagi quali causa dell’uccisione dei lupi il Governo vuole risolvere in modo drastico e drammatico il problema del randagismo introducendo il modello delle Perreras spagnole. Ritornerà ad essere legale la soppressione tramite eutanasia dei cani detenuti nei canili e l’abbattimento dei cani vaganti ad opera dei cacciatori, riportando la civiltà indietro di trent’anni”, ha dichiarato il presidente del PAE Stefano Fuccelli che aveva organizzato un incontro  in via della Stamperia 8 davanti il palazzo della Conferenza Stato Regioni, nel momento in cui si sarebbero svolte le votazioni.

Sit in che Il Ministro dell’Ambiente Galletti e Questura avevano bloccato ed impedito ai manifestanti di esprimere pacificamente per chiedere lo stralcio dell’abbattimento degli animali. Abbattimento che era stato negato dallo stesso ministro che aveva affermato che “l’eutanasia nei canili è solo l’ultima bugia sul Piano per la salvaguardia del Lupo”. Affermazione contestata dal Partito Animalista Europeo, ricordando come lo stesso ministro ignorasse “il documento dallo stesso stilato e sottoscritto”.

E’ bene ricordare al Ministro Galletti, dichiara Fuccelli, quanto segue.  “Il Piano della conservazione e gestione del Lupo ( gennaio 2017) così recita PARTE III.2. AZIONI PER PREVENIRE LA PRESENZA DI CANI VAGANTI E L’IBRIDAZIONE LUPO- CANE:

La presenza diffusa di cani vaganti (padronali non controllati, randagi e inselvatichiti) rappresenta una delle principali minacce per la conservazione del lupo per diversi motivi ed il controllo di tale fenomeno è quindi una delle priorità di azione.  La mancata applicazione della L. 281/91 in termini di controllo dei cani con padrone, uso dell’anagrafe canina e gestione dei cani catturati ha esacerbato le situazioni negli ambiti rurali e richiede una seria riflessione sulle cause e conseguenze del sostanziale fallimento delle norme”.

Giovedì 23 febbraio, quindi, salterà il voto. Non si sa quando il ministro Gian Luca Galletti e i presidenti delle Regioni si incontreranno per discutere del Piano, in particolare della misura più controversa, l’abbattimento controllato dei lupi.

Una cosa è certa, noi non abbasseremo la guardia e vigileremo, insieme al Partito Animalista Europeo, affinché la norma ammazza lupi venga stralciata, convinti che i lupi abbiano il diritto di esistere, così come vigileremo sull’eventualità di reintrodurre l’eutanasia nei canili, tanto negata dal ministro Galletti.

Noi saremo lì accanto ai lupi e contro i politici che imbracciano il fucile e sparano.

Maria Conti

Il direttore

 

Commenti