Agenpress – Singola protesta ieri nel Santuario di Santa Maria della Cima a Genzano in piazza Marconi. Circa 15 persone con animali domestici hanno interrotto la funzione religiosa intorno alle 11.20, per esprimere dissenso nei confronti del parroco, don Marco, che, nei giorni scorsi, aveva esortato una donna a non stare in chiesa con il proprio cane e la aveva allontanata. “Anche i cani hanno un cuore! Anche i cani devono poter entrare in chiesa!”, hanno gridato i manifestanti.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Genzano e quelli della compagnia di Velletri che hanno identificato alcuni dei manifestanti. La loro posizione sarà ora valutata dall’autorità giudiziaria. Al vaglio il reato previsto dall’articolo 405 del codice penale, ossia il turbamento di funzioni religiose del culto di una confessione religiosa che prevede fino a due anni di reclusione. Se poi concorrono fatti di violenza alle persone o di minaccia, si applica la reclusione da uno a tre anni. Indagini sono in corso per identificare le altre persone che hanno partecipato alla protesta.

Gli animalisti hanno evidenziato sui propri cartelli le frasi di San Francesco d’Assisi e don Mario Canciani (noto sacerdote difensore degli animali). Hanno chiesto pacificamente di poter accedere con il proprio cane nell’edificio, senza arrecare disturbo allo svolgimento della funzione religiosa, ma, secondo l’associazione, l’iniziativa ha ricevuto le rimostranze di parroco e parrocchiani. Animalisti Italiani Onlus ritiene legittimo poter accedere in chiesa con il proprio animale di affezione, senza arrecare alcun disturbo, e continuerà a perseguire il principio per cui “anche gli animali sono figli di Dio e devono poter entrare in chiesa”.(nelcuore.org)

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