Agenpress – Ogni giorno assistiamo a progressi scientifici che riguardano il benessere animali, eppure le politiche e la legislazione europea sul benessere animale progrediscono ancora troppo lentamente. Un recente report del Parlamento europeo dimostra che questa lentezza riduce la fiducia nel funzionamento dell’Ue e la sua reputazione all’estero. Commissionato dal dipartimento per gli Affari costituzionali e i Diritti dei cittadini lo studio “Benessere animale nell’Unione europea” raccomanda l’elaborazione di leggi generali e specie-specifiche per il benessere degli animali. Lo sviluppo della legge dell’Unione negli Ultimi 44 anni ha portato a 45 iniziative legislative sul benessere animale: questi risultati hanno portato al riconoscimento degli animali come esseri senzienti. Eppure, nella maggioranza delle leggi europee, gli animali sono ancora riconosciuti come beni, prodotti o proprietà. Sebbene un sondaggio dello scorso anno dell’Eurobarometro abbia dimostrato un forte supporto dei cittadini per la protezione di tutti gli animali, sono ancora molte le specie non protette. In particolare non ci sono leggi specifiche per 340 milioni di conigli di allevamento, 170 milioni di anatre, 150 milioni di tacchini, 83 milioni di pecore, 10 milioni di capre e 88 milioni di bovini. E non sono protetti da alcuna legge neppure un miliardo di salmoni e 440 milioni di trote. (nelcuore.org)

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