Agenpress – La gestione dei canili comunali di Roma Capitale negli ultimi quindici anni è risultata del tutto fuorilegge. E’ quanto emerge dalle risultanze istruttorie e dalla deibera 759 dell’ANAC, l’Autorità nazionale anticorruzione del magistrato Cantone.
In questi anni l’Amministrazione capitolina ha erogato oltre 60 milioni di euro alla Avcpp, il gestore privato del canile La Muratella, solo le briciole sono state destinate agli animali mentre ben 48 milioni sono stati intascati a titolo di stipendi d’oro sulla pelle dei randagi che continuavano a morire rinchiusi dentro in evidente stato di malessere visto che il sovraffollamento ha caratterizzato da sempre tale gestione. Mai una gara d’appalto, mai un bando pubblico ma solo 56 rinnovi di proroghe di affidamenti diretti in convenzione, in violazione di tutte le leggi e normative comunitarie che disciplinano la materia.
“Il bando è stato indetto ed assegnato al vincitore ma attualmente il servizio canili comunali è nelle mani di gestori che hanno occupato abusivamente i luoghi senza alcun titolo ed oltretutto con la forza . Cosa sconcertante è che l’Amministrazione ha rinnovato l’ennesima proroga di affidamento diretto in convenzione con il gestore dell’ex cinodromo di Ponte Marconi, l’Impronta, nonostante l’occupazione abusiva con cani tenuti in ostaggio, operando un multiplo sequestro di persona, così come risulta al Dipartimento Tutela Ambientale. – dichiara il presidente del Partito Animalista Europeo, Stefano Fuccelli – Per questo motivo abbiamo interessato il Sindaco Raggi, tramite atto legale dell’Avv. Cugini, a mezzo diffida urgente a garantire il rispetto del bando di gestione dei canili di Roma. Della medesima diffida è stato interessato per conoscenza il Prefetto di Roma con richiesta di esercitare i poteri sostitutivi in ipotesi di inerzia del predetto Sindaco.”