Agenpress – La Zoological Society di Londra ha lanciato l’allarme. I Ghepardi a rischio estinzione: in natura ne rimangono solo 7100 allo stato naturale e solo in sei nazioni dell’Africa meridionale.
Una volta presenti anche in Asia, ne restano solo 50 esemplari in Iran. Negli ultimi dieci anni in Zimbabwe si è passati da una popolazione di 1200 esemplari a 170, un crollo dell’85%. I pericoli non sono solo all’esterno delle aree protette ma anche all’interno di parchi ben attrezzati che però non li mettono al riparo dal diventare prede di cacciatori di frodo e vittime di traffici illegali sia per la pelliccia sia, come si diceva, per lo smercio dei cuccioli.
Per i bracconieri sono un vero affare: sul mercato nero un cucciolo può valere fino a 10.000 dollari. Secondo il Fondo per la protezione dei ghepardi circa 1.200 cuccioli sono stati portati via dall’Africa negli ultimi 10 anni, ma circa l’85% di loro muore durante il viaggio.
La velocità (può raggiungere per brevi tratti i 110 km/h) con cui caccia fa si che il suo habitat non coincida con i confini dei parchi naturali e necessiti di aree più ampie: si calcola che nel 77 per cento dei casi i ghepardi si spingano fuori da questi confini.
Il ghepardo catturato quando è ancora cucciolo dai bracconieri per essere rivenduto come animale “domestico” e da compagnia a causa della sua relativa aggressività rispetto al leone o al leopardo. Per questo è molto richiesto tra le elité familiari delle monarchie del Golfo Persico. Sul mercato nero un cucciolo di ghepardo può valere fino a 10.000 dollari. Secondo Il fondo per la protezione dei ghepardi circa 1.200 cuccioli sono stati portati via dall’Africa negli ultimi 10 anni e circa l’85% di loro muore durante il viaggio.