Agenpress – Buone notizie da Seongnam, città della Corea del Sud col più grande mercato di carne canina del paese, quello di Moran.

La città, famosa proprio per questo triste primato, ha deciso, dalla prossima settimana di mettere al bando la macellazione dei cani a scopo alimentare. Il governo della città ha deciso di sovvenzionare, con finanziamenti pubblici, i lavoratori del settore per farli trovare al più presto un’altra occupazione.

L’accordo prevede la chiusura definitiva di questo tipo di attività entro il mese di maggio del 2017.

L’obiettivo è far si che, a partire da Seongnam, l’immagine della Corea del Sud si trasformi, perchè la grandezza di una nazione viene valutata anche in base a come vengono trattati gli animali”, ha detto il sindaco Lee Jae-myung.

Le associazioni animaliste locali hanno confermato il loro continuo impegno e controllo, in quanto l’attività di macellazione di cani non è ancora vietata dalla legge.

La notizia ha fatto velocemente il giro del mondo e moltissime associazioni hanno espresso la loro gioia per questa conquista. Un grande passo avanti nella consapevolezza crescente e nella considerazione della vita e della sofferenza animale.

I 22 macellai che attualmente vi lavorano riceveranno sovvenzioni pubbliche per passare ad altre attività. Lo riferisce in un comunicato l’Ente nazionale protezione animali (Enpa), citando la stampa coreana e internazionale.

La presidente dell’Enpa, Carla Rocchi, ha scritto al Sindaco di Seongnam per esprimergli il plauso dei soci e dei sostenitori dell’associazione, e di tutti i cittadini italiani sensibili ai temi della tutela animale.

“Il movimento animalista internazionale – ha dichiarato Rocchi – ha ottenuto una vittoria importantissima, una di quelle che possono preludere a grandi cambiamenti, ma la guerra non è ancora vinta. Molto resta ancora da fare, nella stessa Corea, a partire dalla concreta applicazione del bando. Confidiamo comunque in un effetto domino, in un contagio virtuoso al resto dell’Asia: anche il famigerato Festival di Yulin (festa della carne di cane, in una città cinese, ndr) potrebbe avere le ore contate”.

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