Agenpress – Le giraffe, gli animali più alti esistenti sulla Terra sono stati infatti ufficialmente inseriti tra le specie “vulnerabili” all’estinzione dall’Unione mondiale per la conservazione della natura (Iucn). La distruzione del loro habitat naturale, il bracconaggio e le guerre civili in molte zone dell’Africa, hanno ridotto il numero di esemplari del 40 per cento, facendoli passare dai 155.000 del 1985 ai 97.000 del 2015, ha fatto sapere l’Iucn.

Le giraffe sono sempre più cacciate dai bracconieri in quanto prede facili di cui si può mangiare la carne, come avviene ad esempio nella Repubblica democratica del Congo, oppure per trarne pozioni contro l’Aids, come avviene in Tanzania dove vi è una credenza legata al midollo osseo e al cervello di questo mammifero.

Le giraffe sono l’unico mammifero che ha cambiato status in corso d’anno, e, secondo i biologi, sono ormai quattro volte più rare degli elefanti, nonostante l’allarme per i pachidermi sia alto già da diversi anni.

Solo in alcune aree limitate si assiste a un aumento della popolazione delle giraffe, confinata a parchi e riserve naturali.  La specie secondo gli animalisti starebbe subendo “un’estinzione silenziosa“.

Due delle nove sottospecie di giraffa presenti in Africa sono inserite tra le specie più minacciate al mondo: la giraffa di Rothschild (solo un migliaio di esemplari in Uganda e Kenya) e quella del Niger (meno di 300 esemplari).

 

 

 

 

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