Agenpress – La sede romana della LAV Lega Anti Visezione esprime soddisfazione per l’esito della vicenda che ha visto involontario protagonista un piccolo pesce nero della specie Betta Splendens, detenuto all’interno di un installazione con acquario firmata da Natália Trejbalová e intitolata Dekorativne With a Sustainable Solution, esposta alla 16^ Quadriennale nel Palazzo delle Esposizioni di Via Nazionale.
In una lettera inviata a LAV Roma i Direttori Generali Ilaria Della Torre e Fabio Morosi per la Fondazione Quadriennale di Roma e l’Azienda Speciale Palaexpo hanno comunicato che il piccolo animale acquatico è stato tolto dalla installazione e messo in sicurezza.
LAV Roma, a seguito della segnalazione di una cittadina, aveva provveduto a effettuare un sopralluogo per verificare e documentare questa installazione con animale acquatico e inviato una formale diffida all’ente organizzatore, facendo presente che quella installazione era gravemente lesiva delle caratteristiche etologiche e dei diritti dell’animale acquatico, che violava il Regolamento Comunale sulla Tutela degli Animali del Comune di Roma e chiedendo alla Quadriennale il ritiro dell’installazione e la messa in sicurezza del suo malcapitato ospite.
È risultato che l’acquario, di dimensioni assai ridotte, non aveva alcuna protezione rispetto ai visitatori, che potevano facilmente toccarne i vetri e l’acqua, ed era costantemente illuminato da una luce molto intensa, di colore viola e blu, senza che vi fossero al suo interno spazi che permettano al pesce di ripararsi da tale luce. Inoltre, nella medesima sala si trovavano anche numerosi schermi che proiettavano filmati a volume molto alto.
“Siamo soddisfatti dell’esito della vicenda che testimonia delle bontà delle nostre argomentazioni e della nostra azione e vorremmo, se possibile per gli organizzatori, dare noi una nuova e sicura casa al pesce – dichiara David Nicoli, Responsabile della Sede LAV di Roma – Causare sofferenza psico-fisica a un animale costretto in condizioni estreme e innaturali non è arte e ci auguriamo che per il futuro si eviti di legittimare altre forme di sfruttamento e maltrattamento di animali per improbabili fini “artistici”. Per quanto ci riguarda, vigileremo attentamente per evitarlo. Gli animali non umani non sono oggetti di cui si può fare ciò che si vuole ma sono esseri senzienti protagonisti di una vita e in quanto tali hanno dei diritti che vanno affermati e rispettati”.