“L’intento della manifestazione nazionale del 26 novembre a Sangineto è quello di ottenere un immediato inasprimento delle pene nei confronti di chi maltratta ed uccide animali, per questo abbiamo trasmesso una formale istanza alle prime tre cariche dello Stato ed ai relativi gruppi parlamentari, fintanto non verrà modificata la Legge nessun Angelo avrà giustizia ed altri Angelo continueranno ad essere barbaramente trucidati per gioco o per noia. – dichiara il presidente del PAE (Partito Animalista Europeo), Stefano Fuccelli – E’ vero che non si può rispondere alla violenza con altrettanta violenza ma questo principio difficilmente si può applicare in presenza di Leggi ingiuste contrarie ai principi etico-morali tarati sul sentire dell’uomo medio. Assisteremo ad un’escalation di violenza le cui responsabilità sono ascrivibili ai nostri parlamentari distanti anni luce dalla realtà circostante ed incapaci garantire una tutela giuridica degli animali”
DI SEGUITO LA LETTERA DEL PAE TITOLATA “PERICOLOSA DERIVA GIUSTIZIALISTA”
signor Presidente della Repubblica
Sergio Mattarella
signor Presidente del Senato
Pietro Grasso
signor Presidente della Camera
Laura Boldrini
signori Capigruppo Senato della Repubblica
signori Capigruppo Camera dei Deputati
L’ennesimo delitto contro un cane randagio ucciso per motivi abbietti o futili e senza necessità, oggetto di più servizi televisivi del programma Le Iene trasmessi su Italia 1, ha generato uno stato di indignazione tale da turbare la quasi totalità dell’opinione pubblica.
Preso atto che le attuali normative vigenti concernenti l’uccisione e maltrattamento degli animali prevedono pene inferiori ai tre anni è ben noto che gli autori dell’efferato delitto mai varcheranno la soglia del carcere. Questo è il motivo di una mobilitazione di massa che confluirà il 26 novembre nel luogo dove è avvenuto l’efferato delitto ed esattamente nel Comune di Sangineto in provincia di Cosenza.
I promotori confermano la partenza di decine e decine di pullman da numerose città d’Italia, migliaia di persone scenderanno in piazza invocando giustizia al il fine di chiedere a Voi parlamentari, rappresentanti del popolo italiano, di modificare l’attuale normativa apportando l’inasprimento delle pene.
L’uccisione ed il maltrattamento di animali compiuti con coscienza e volontà dovranno essere equiparati quanto meno al reato di omicidio colposo aggravato dall’aver agito con colpa cosciente. Allo stato attuale la Legge italiana punisce con la galera un borseggiatore e lascia libero chi uccide un cane. Di fatto il legislatore considera più importante una borsetta piuttosto che un animale.
In virtù dell’Art. 13, Titolo II, del Trattato di Lisbona concernente il Trattato sull’Unione Europea ed il Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea, “…, l’Unione e gli Stati membri tengono pienamente conto delle esigenze in materia di benessere degli animali in quanto esseri senzienti,” ratificato dall’Italia con Legge n. 130 del 2 agosto 2008 chiediamo a tutti i capigruppo parlamentari di volere inserire nell’agenda politica, tra le priorità, la discussione di questa legge ormai inadeguata e considerata ingiusta dall’opinione pubblica.
Un vulnus legislativo colpevole di generare pericolosi ed incontrollabili sentimenti giustizialisti visto il recente caso di Pescia dove il seviziatore di un cagnolino è stato costretto a fuggire dal proprio appartamento a causa di un presidio permanente di onesti cittadini indignati od il caso di Angelo, il cane impiccato per divertimento, oggetto della manifestazione nazionale del 26 c.m.
E’ evidente il Vostro distacco dalla realtà circostante e dalle complessità che la caratterizzano in riferimento alla tutela giuridica degli animali ma non giustifica questa Vostra inerzia che sta conducendo la collettività verso la pericolosa deriva della giustizia “fai da te”.
Visto che le tematiche sugli animali d’affezione coinvolgono oltre l’80% della popolazione italiana chiediamo di prendere posizione, senza personalismi ed in modo trasversale tra tutte le forze politiche rappresentative, in merito alla questione appena rappresentata.
Sarebbe opportuna ed auspicabile la vostra adesione e partecipazione alla manifestazione nazionale del 26 novembre al fine di rassicurare i cittadini circa l’impegno, non più procrastinabile, di modificare una legge ormai inadeguata per i valori di una società migliore.
Distinti saluti
Stefano Fuccelli
presidente Partito Animalista Europeo